Curioso come la caratteristica intrinseca della vita di ciascuno di noi, il cambiamento, sia così temuto e spesso osteggiato. Eppure, in certi momenti sembra più facile e, in qualche modo, dovuto. Approfittiamone!
Non me ne vogliano, gli amanti della poesia di D’Annunzio, se mi sono permessa di parafrasare l’incipit de I pastori. Sebbene condita da malinconia, la poesia è centrata sulla necessità di staccarsi da quello che per mesi è stato il proprio ambiente; in altre parole, il centro è il cambiamento…e non è quello che succede a tutti i noi, quando iniziamo un nuovo anno lavorativo, dopo la pausa estiva?
Settembre è dunque il momento dei buoni propositi e l’occasione di organizzare o rivedere le nostre abitudini quotidiane. Per molti è anche il momento di iniziare un nuovo percorso alimentare, come chi fa il mio lavoro sa molto bene.
Riprendere le fila della propria alimentazione acquista anche un carattere preventivo: nonostante io stia scrivendo con le finestre aperte e alla luce di una splendida giornata di sole, sappiamo benissimo che questa manna (in senso meteorologico) presto finirà e i cieli grigi e gonfi di pioggia torneranno a farci sentire piccoli, tristi (e/o nervosi) e deboli, se non corriamo subito ai ripari!
In questo articolo cercherò di riassumere quali sono i nutrienti particolarmente importanti per il nostro organismo in questo mese di passaggio, focalizzandomi sui micronutrienti. Concluderò poi, ritrovando il focus sul cambiamento, che è un altro elemento altrettanto importante per supportare la nostra salute fisica e mentale, anche se non lo troviamo a tavola.
Iniziamo dal ferro, la cui carenza è particolarmente diffusa tra le donne e che è alla base della spossatezza tipica dei cambi di stagione. Sappiate che, sebbene il fabbisogno sia di un paio di milligrammi al giorno, per arrivarci ne dobbiamo ingerire circa cinque volte tanto, perché il suo assorbimento è tutt’altro che scontato. Sebbene le fonti migliori siamo quelle animali (carne rossa, frutti di mare e uova), ottime fonti sono anche le lenticchie, il miglio, gli anacardi e i semi di zucca. Ricordate che l’assorbimento viene facilitato dalla vitamina C, quindi sotto con il succo di limone per condire o accompagnare gli alimenti!
E visto che abbiamo parlato di vitamina C, la sua funzione antiossidante è oro per difenderci dai piccoli malanni del cambio stagione. Se non vi piacciono gli agrumi, i ribes o i kiwi, potete trovarne una buona fonte nella rucola e nelle brassicacee (cavoli, broccoli, cavolfiori).
Nei cavoletti di Bruxelles in particolare, troviamo anche un buon apporto di un altro super anti-ossidante, infinitamente importante per il mantenimento di pelle e mucose, che tanti cambiamenti devono affrontare in questa stagione, per non parlare del supporto al sistema immunitario: la vitamina A, che troviamo anche nella zucca, il mio ortaggio preferito in assoluto, nonché simbolo dell’autunno.
Ma non penserete che abbia già finito di parlarvi di minerali, vero? Bravi, perché dobbiamo anche fare incetta di zinco e selenio, minerali importantissimi per il nostro sistema immunitario. In particolare, il primo sembra associato a una riduzione della durata delle infezioni alle vie respiratorie e il secondo risulta invece particolarmente protettivo contro lo stress ossidativo. Inoltre, pochi sanno che, insieme allo iodio, il selenio è fondamentale per la sintesi degli ormoni tiroidei (che sono quelli che ci fanno sentire belli attivi e regolano il fabbisogno energetico). Trovate lo zinco nei latticini, nei semi, nelle lenticchie, mentre per il selenio una super fonte sono le noci del brasile: 5-6 al giorno sono sufficienti per superare il fabbisogno giornaliero.
Verso fine settembre, quando le giornate inizieranno ad accorciarsi e ci copriremo un po’ di più, sarà importante trovare fonti alternative al sole per rifornirci di vitamina D. Le persone più a rischio di carenze dovrebbero (ri)cominciare un ciclo di integratori, per tutti gli altri sotto con uova (con il tuorlo!!) e pesce azzurro, mentre non esagerate con altre fonti come pesce spada e formaggi, il primo perché un po’ troppo ricco di minerali pesanti, i secondi perché si fa presto a perdere il controllo del loro consumo e la ciccetta autunnale è già lì che non aspetta altro.
Infine, per chiudere la carrellata di micro-nutrienti, non posso non citare le vitamine del gruppo B, fondamentali per la gestione dell’energia, ma anche per il mantenimento della salute delle mucose (non ultima quella intestinale, che se non è super integra non garantisce un buon assorbimento di tutto quello che avete letto finora). Le vitamine del gruppo B si trovano in tutti gli alimenti di origine animale, ma anche in funghi, lievito di birra, verdure fermentate e alghe, in particolare la vitamina B12, della quale molti, non solo tra chi segue un regime vegano, proprio a causa di problemi di assorbimento, rischiano carenze.
La mia consueta raccomandazione è di provvedere all’apporto di tutti questi preziosi elementi tramite un’alimentazione ricca e varia, senza sottoporsi, soprattutto in questo periodo, a inutili diete di restrizione. Solo in un secondo tempo o in caso di carenze già note è il caso di passare a un’integrazione mirata.
E parlando di alimentazione ricca e varia arrivo al mio ultimo punto, che si ricongiunge al primo, il cambiamento, che paralizza la maggior parte di noi. Ma sapete da cosa viene questa paralisi? Da un’intima, seppur silente, convinzione, di non avere le risorse necessarie per cambiare. Questa convinzione viene magari messa a tacere in un momento in cui ci sentiamo particolarmente motivati da un risultato che vogliamo raggiungere (“Voglio perdere dieci chili”, “Devo diventare più muscoloso” ecc.), ma si insinua, subdola, dopo alcune settimane, in particolare se abbiamo incontrato alcuni ostacoli lungo il percorso o se ci vediamo ancora molto lontani dalla meta nonostante i “sacrifici”.
Proprio dal concetto di sacrificio dobbiamo partire, ribaltandolo. Facciamo un esempio pratico: il cliente che si presenta alla prima visita dal nutrizionista, confessando a spalle chine e sguardo basso di essere diventato un ottimo cuoco per passione e che perciò sarà un soggetto “difficile”. Ma neanche per sogno! Quella abilità deve essere raccolta e valorizzata, perché permetterà a quella persona di rendere gustoso ogni piatto, anche se inizierà ad inserire più verdura, legumi o pesce azzurro al posto di ingredienti più “cicciosi”. Senza contare che nessun cibo, neanche quelli “cicciosi” saranno mai aboliti da un’alimentazione ricca e varia (ma questo è un altro discorso, non andiamo fuori tema).
Quindi, perché settembre (o qualunque altro momento) diventi davvero tempo di migrare verso nuove abitudini, la motivazione va trasformata in volizione, che si basa sulla presa di coscienza delle proprie risorse e quindi sulla consapevolezza di poter gestire, grazie ad esse, il cambiamento. E voi le conoscete, le vostre risorse?
Un migratorio saluto
dalla vostra consulente nutrizionale
Dr. Tatiana Gaudimonte
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